LA TUA E’ UNA CASA SICURA?

Come riconoscere patologie strutturali pericolose

Gli edifici e tutte le costruzioni in genere hanno un comportamento analogo al corpo umano e come il corpo umano devono essere curati e tenuti sotto controllo.
Quando siamo malati chiamiamo il medico perché faccia la sua diagnosi e prescriva la cura, così quando una costruzione presenta anomalie quali lesioni, spostamenti e deformazioni dobbiamo chiamare un ingegnere che possa risalire alle cause, valutarne la gravità, prescrivere gli interventi necessari ad eliminare la causa e conseguentemente il pericolo.
Camminiamo eretti perchè siamo sostenuti dallo scheletro, così un edificio ha una struttura portante che ne assicura il sostegno  costituita da travi e pilastri, nel caso di un edificio in cemento armato, oppure da muri portanti e travi costituenti gli orizzontamenti, ossia i solai di calpestio, nel caso di edifici non più recenti.
Tosse, febbre, dolori vari sono i sintomi di malattie nell’uomo, così come lesioni, solai avallati, distacchi di materiale, ecc.  sono i sintomi di patologie strutturali che necessitano della visita di un ingegnere che, facendo seguito ad un primo esame obiettivo, monitori con idonei strumenti l’evoluzione nel tempo del dissesto.

EDIFICI ANTICHI
Prima del ‘900 le costruzioni erano tutte con struttura portante in muratura, sulla quale venivano appoggiati i solai, in legno o in ferro. La muratura era in pietrame, scapoli di tufo, con ricorsi di mattoni o, nei casi di qualità migliore, in mattoni pieni. La differenza tra i muri portanti ed i divisori era unicamente nello spessore, maggiore ovviamente per quelli portanti i solai.
Tuttavia, in questi vecchi edifici  bisogna essere molto accorti nello spostamento di tramezzi o nella loro eliminazione in quanto con il tempo i solai, generalmente in ferro e quindi flessibili, pur se poggianti sulla muratura portante, subiscono un rilassamento venendosi ad appoggiare anche sui sottostanti tramezzi che svolgono così una funzione inizialmente non a loro demandata. L’eliminazione di questi tramezzi il più delle volte comporta la  formazione di lesioni sulle tramezzature del piano sovrastante.

IL CEMENTO ARMATO E LA MURATURA
Il cemento armato ha cominciato a diffondersi all’inizio del secolo scorso, inizialmente venivano costruiti in cemento armato solo i pilastri ed i solai lasciando la struttura perimetrale in muratura portante. Successivamente tutta la struttura viene fatta in cemento armato.
I più comuni difetti di una costruzione in cemento armato sono:

  1. Cedimenti delle fondazioni, in questo caso i muri presentano lesioni ad andamento curvilineo con la parte concava rivolta alla zona del cedimento
  2. Ferri con poco rivestimento, in questo caso i ferri subiscono più facilmente l’aggressione degli agenti atmosferici con l’ossidazione (formazione di ruggine) aumento di volume ed espulsione del copriferro.
  3. Strutture esili o debolmente armate, in questi casi si hanno deformazioni e lesioni che denotano una situazione di potenziale pericolo, come lo schiacciamento di un pilastro, e che pertanto richiedono, senza alcuna esitazione, l’intervento di un esperto. 

Per gli edifici in muratura i difetti più comuni riguardano la presenza di archi o volte spingenti realizzati senza tiranti, oppure tetti spingenti, murature realizzate a sacco con materiale scadente o con pietre non ammorsate o non adeguatamente squadrate. Questi ultimi casi sono estremamente pericolosi perché possono causare il rigonfiamento del muro ed il successivo crollo.

FENOMENI ANOMALI
Quindi al manifestarsi di fenomeni anomali è bene, pur senza allarmismi, chiedere l’intervento di un ingegnere esperto in strutture, in quanto un occhio profano non riconosce facilmente se un dissesto possa essere o meno pericoloso. Come per l’essere umano, che con gli anni ha le rughe, anche per le costruzioni ci sono segni del tempo che non sono pericolosi e con i quali bisogna convivere, ma solo un esperto ci può tranquillizzare su questo.

Anni fa, dopo il crollo di un fabbricato in Via Vigna Jacobini  si era parlato del “ Fascicolo del fabbricato” poi abbandonato, noi siamo dell’idea che il ripristino dell’obbligatorietà di questo strumento non potrebbe che portare benefici alla collettività.

D’altronde si chiede il bollino blu per le caldaie o fino a poco tempo fa anche per le macchine oltre  giustamente alla revisione degli autoveicoli e perché gli edifici dopo la loro costruzione sono abbandonati e nessuno monitora il loro stato di salute?

UMBERTO PETROSELLI

CASA SICURA